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a cura di Arch. Bernardo Dominidiato
Socio e collaboratore della Pro Loco Nanto
Nanto è un territorio che si estende da Nord Ovest a Sud Est nel versante dei Monti Berici volto a Sud-Est.La sua forma è una specie di rettangolo allungato che a Nord giace sui Monti Berici e a Sud si inoltra nella pianura verso i Colli Euganei, all’interno di quell’area, tra Berici ed Euganei, chiamata Vallo Veneto; infatti il Comune di Nanto confina a sud est con il comune di Rovolon/Bastia, quindi con la Provincia di Padova e con il territorio situato ai piedi dei Colli Euganei.
NANTO E I COLLI BERICI
Come altre zone poste lungo le pendici orientali dei Colli Berici, il territorio di Nanto fu abitato sin dalle epoche più remote dai 200.000 anni fino ai 40.000 anni fa.Pertanto la Preistoria di Nanto coincide con quella dei Monti Berici, specie nell’area compresa tra l’attuale Comune di Villaga e il paese di Lumignano.Infatti lungo questo lato dei Berici, vi è la presenza di molte falesie, cioè pareti verticali di nuda roccia, ricchissime di grotte e anfratti che hanno offerto alle popolazioni primitive efficienti ripari.
LE FALESIE DEI BERICI
I Berici inoltre erano ricchissimi di fauna selvatica, dai piccoli mammiferi del sotto-bosco e bosco, ai grandi mammiferi, gli ungulati, tra i quali l'orso delle caverne, inoltre le marmotte negli ambienti arbusti montani. E ancora il cervo nelle aree boschive, e se pur sporadici, stambecchi, camosci, uri ed alci.
ORSO DELLE CAVERENE NEI BERICI
DIORAMA DELL’ORSO DELLE CAVERNE IN RAPPORTO AGLI UOMINI DI NEANDERTHAL
Si capisce bene che gli uomini primitivi trovavano nei Berici un ambiente ricco di fauna, di acqua e di ripari; inoltre la sua esposizione a sud Est garantiva una favorevole temperatura.
I primi colonizzatori dei Berici e quindi di Nanto sono stati gli Uomini di Neanderthal, un ominide strettamente affine all'Homo sapiens che visse nel periodo paleolitico medio, compreso tra i 200.000 e i 40.000 anni fa.
UOMO NEANDERTHAL E DONNA NEANDERTHAL
TRIBU’ DI NEANDERTHAL
I resti più significativi della presenza di tali ominidi si sono avuti nelle Grotte di San Bernardino e Grotta Pajna a Mossano, e nella Grotta del Brojon a Lumignano.
A Nanto, nella Grotta di Trene sono stati ritrovati reperti che fanno risalire la presenza umana al periodo paleolitico; qui è stata portata alla luce l'unica punta a foglia di lauro paleolitica trovata a oggi in Italia; inoltre sono chiari i segni della presenza dell’orso delle caverne.
SITO DELLE GROTTE DI TRENE A NANTO E LA SUA POSIZIONE NEI MONTI BERICI E L’ITALIA
1.2 L’HOMO SAPIENS
L'Homo Sapiens e i primi villaggi nelle valli dei Colli Berici
Quaranta mila anni fa cominciò una nuova fase evolutiva per l’uomo.
Dal continente africano arrivò in quello europeo una nuova specie di uomo, destinata a sopravvivere a quella degli uomini di Neanderthal, perché più abile nell’affrontare la vita di quei giorni, nel costruire strumenti per la caccia, nel lavorare le pelli e soprattutto, capace di utilizzare un primordiale linguaggio: l’Homo Sapiens.
Anche questi gruppi di uomini utilizzarono le grotte dei Colli Berici come siti in cui sostare per preparare le battute di caccia.
Coltivavano la terra, seppur in forma primitiva, allevavano suini, bovini, ovini e avevano dei cani addomesticati.
Facevano uso di scodelle e vasi che evidentemente sapevano realizzare e colorare, e costruivano strumenti per la caccia e per il lavoro, come asce, piccole macine e pestelli.
COPIA DI HOMO SAPIENS
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