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a cura di Arch. Bernardo Dominidiato
Socio e collaboratore della Pro Loco Nanto
(PARTE 1)
La parte del Medioevo che va dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.) all'anno 1066.
Con la deposizione nel 476 d.C. di Romolo Augustolo da parte di Odoacre re degli Eruli, primo re barbaro di Roma, si assistette ad un continuo succedersi di dominazioni.
Da Odoacre, sconfitto e ucciso a Ravenna per mano di Teodorico (Thiuda Reich) re degli Ostrogoti (o Austrogothi o Goti orientali), si passò al dominio di questi, con l’avvallo di Bisanzio, cioè dell’Impero Romano d’Oriente.A sua volta gli Ostrogoti furono sconfitti dai Bizantini che rappresentavano, ma in oriente, la continuità dell’Impero Romano, con capitale Costantinopoli poi divenuta Bisanzio.
L'imperatore bizantino Giustiniano I
Intanto una grande potenza stava prendendo terreno in Italia e non solo: La Chiesa, che dopo l’Editto di Costantino del 313, e successivi editti, cominciò a diffondersi nei territori non solo italiani ma dell’intera Europa fino alle isole Britanniche.
Questo porterà nei secoli successivi e sempre nell’Alto Medioevo alla diffusione di Monasteri e Conventi, fondamentali per lo sviluppo dopo le distruzioni avvenute a causa delle invasioni barbariche; ma di questo parleremo più avanti.
Nel frattempo una nuova popolazione proveniente dall’est si insediò in Italia: i Longobardi.
5.2 – I Longobardi
Perché parliamo dei Longobardi per Nanto?
Perché purtroppo relativamente alle epoche precedenti a loro, a Nanto non ci sono documentazioni, né storiche né archeologiche.
I primi resti rinvenibili, nel territorio comunale di Nanto, sono infatti attribuibili a questo Popolo.
foto: costumi longobardi
foto sopra: Territori Longobardi in Italia nel 572 d.C.
foto sotto: Esempio arte longobarda
Non staremo qui a discutere sull’origine del nome che alcuni attribuiscono alle loro Lunghe Barbe, altri alle loro Lunghe Lance; quello che interessa è sapere che a Nanto ci sono resti o quanto meno terstimonianze della loro presenza.
Qui è necessario fare una premessa e ritornare per un attimo all’Epoca Romana-Bizantina.
A Nanto esisteva un “Castrum Vetus” cioè un antico accampamento romano sul Monte, in posizione strategica, per il controllo del territorio compreso nella parte di pianura tra i Monti Berici e i Colli Euganei.
Così come a Castegnero c’era il Castellaro, che dà a tutt’oggi il nome alla località dove sorgeva.
I Longobardi si dimostrarono abili nel recuperare tali fortificazioni e migliorarle se del caso; sul monte di Nanto fecero, sfruttando la precedente fortificazione, un “Torretta” oggi non più esistente se non per alcuni resti sul Monte della Croce, ma che dà tutt’ora il nome alla località.
La torre crollò a seguito di un terremoto, ma divenne il simbolo del Casato dei Conti di Nanto, tanto che nello stemma Comunale di Nanto viene rappresentata proprio la Torretta o Torre.
foto sotto: Stemma del Comune di Nanto con la Torre
I Longobardi, inoltre, popolo guerriero, avevano una cura nell’allevamento dei cavalli, utilissimi nelle battaglie.
Per questi animali costruvano dei recinti chiamati “Stodegarde” per le quali esistono sul territorio vicentino molti toponimi.
I Longobardi regnarono in Italia e quindi anche a Nanto fino all’anno 774, fino a quando Carlo Magno sconfisse l’ultimo re longobardo Desiderio.
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